Cinema e Musica

Melancholia. Galleggiando fra quello che sarebbe potuto essere e…quello che non è stato. “What Are You Afraid Of?”.
Negli ultimi mesi di questo nefasto 2020 si è parlato molto di un trio musicale che con la sua apparizione ad X-Factor ha generato attorno a sé un discreto interesse: i Melancholia.

Un album dei tempi andati: “Homegrown” di Neil Young.
Di questi tempi, e lo dico col massimo della sincerità, è molto meglio ascoltare vecchie cose piuttosto che perfidi baci e languide carezze.

Risorgimento italiano: “Mina-Fossati”.
I seguaci di Mina si aspettavano questo disco da tempo immemorabile (forse un po’ meno quelli di Fossati). Il ritiro dalle scene di Fossati aveva dato un colpo definitivo alle speranze dei più che, masticando amaro, si dovevano accontentare delle pochezze della grande cantante.

Te lo leggiamo negli occhi: “Torneremo ancora” di Franco Battiato.
Da quando abbiamo ascoltato per la prima volta Torneremo ancora”, l’ultimo inedito di Franco Battiato, sulla salute dello stesso se ne sono dette a iosa.

Tanto rumore per nulla: Ad Astra
Tanta aspettativa (giuro che lo aspettavo con le migliori intenzioni) e a visione conclusa mi sento di dichiarare: Tanto rumore per nulla. Ovvero: La sfinge senza segreti.

Quel che non strozza ingrassa: “Kicks” di Rickie Lee Jones.
Mettiamoci l’anima in pace: Rickie Lee Jones e Pirates sono dischi fondamentali che non torneranno più. E lo dico perché ogni qual volta esce una nuova cosa della signora, tutti a dire che i pezzi di adesso non possono competere con quelli di una volta.

Non avrà l’oro in bocca ma… "Western stars" di Bruce Springsteen.
Ci risiamo. Eccoci a parlare dell’ultimo disco di Springsteen. Che fare dunque?

Per me un capolavoro. "Negative capability" di Marianne Faithfull.
Arriviamo tardi, ma non vi preoccupate, c’è tanto da ascoltare che nessuno ci tirerà nulla dietro.

Non urge chiarimento: 'California son' di Morrissey:
Come detto nel titolo, non urge chiarimento. Nella vita facesse quello che vuole, si iscrivesse pure alla Lega di Matteo Salvini. A noi poco ci cale.

Un cuore di neve nera. Massimo Riva e i miei anni '80.
Mentre il ciano riverbero dell’asfalto inghiottiva la vecchia Alfa Sud metallizzata, un sonoro legato di cipressi, lentischi e armenti riempivano i miei sguardi da dietro il finestrino: l’aria si sperdeva rara sulla mia fronte asciutta, ristorandomi da tutta quella generosità ferragostina
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